"Ethiopia"- Carta Canta Editore, 174 pag. edito 2014

prefazione di Walter Veltroni e introduzione di Andrea Calabresi 

“Si dice che un’immagine può aiutare una persona a viaggiare, che osservare una fotografia può condurre lontano, in un altro tempo o in un altro luogo. Appena le ho viste, le foto in bianco e nero di “Ethiopia” mi hanno fatto esattamente questo effetto. L’Africa bisogna vederla con i propri occhi, è vero. Quando non si può, foto così belle aiutano molto.”

Walter Veltroni

“Le immagini gentili di Coralie non ci consolano in falsi stupori, non ci inducono allo scandalo, non reclamano pietà per chi vive in condizioni diverse, neanche ci fanno indignare. Al contrario di quel che ancora si vede in molto foto-giornalismo le sue immagini non nascondono una povera e superficiale analisi della realtà dietro una apparente vicinanza e sfruttando l’umana empatia che questa crea. L’apparente distanza che le sue immagini impongono è una distanza che non fa disperdere lo sguardo, è, anzi, una distanza che costringe a una proficua osservazione del dettaglio. Nelle sue immagini non troveremo smorfie tragiche o caricaturali su corpi scomposti, troveremo solo confronti di esseri umani di pari e indiscutibile dignità.”

Andrea Calabresi

Sono ormai più di sei anni che Coralie Maneri viaggia in Etiopia per documentare attraverso le immagini progetti di cooperazione internazionale. Il senso delle sue immagini non è esprimere un mondo diverso dal nostro né mettere in evidenza un disagio sociale, bensì testimoniare importanti momenti di condivisione vissuti durante i suoi viaggi. L’autrice ha avuto modo di entrare in contatto con molteplici realtà trovandosi a fotografare paesaggi mozzafiato, scuole, carceri, cerimonie religiose e ospedali negli angoli più remoti di questo affascinante territorio, e ha avuto l’opportunità di scoprire un paese fragile e forte allo stesso tempo, ricco di spiritualità e di solidarietà commovente; un paese di grande accoglienza la cui gente si mostra fiera dell’antichità della propria stirpe nonostante le difficoltà legate a siccità, emergenza idrica, condizioni sanitarie inadeguate, coesistenza di diverse etnie e fedi religiose e ad uno sviluppo demografico difficilmente contenibile.

 

 

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